Pochi
giorni a Natale
in un grande magazzino,
tra la gente frettolosa
tutta
presa dallo shopping.
Da una scatola allentata
di cartone riciclato
un commesso, un po' impacciato,
tira fuori un presepe
dall'imballo
a striscioline:
quotidiani orientali,
carta e fogli colorati,
sacchettini
trasparenti.
-Senta
scusi a cosa serve?
L'interrompe una signora.
-Senta scusi ma si rompe?
È incalzato ad ogni passo.
-Senta scusi quanto costa
quell'abete
là dorato,
la stellina in cartapesta
e quel bel fiocchetto rosso
?
No, non quello, un po' più in alto
No neppure
ha capito
?
-Il
puntale rosso e blu
nove e cinque, diecimila
quello verde: alla cassa.
Orso acrilico tre e due,
palla in vetro tre e otto,
cherubino di cristallo
sette e nove, un po' più caro.
Abeti Tìsdale e Vermont,
luci bianche e colorate
c'è su scritto su di un lato,
ecco
guardi, ventimila.
Dal
presepe abbandonato,
la capanna di cartone,
esce fuori l'imballaggio.
Un pastore solitario
guarda triste il suo gregge
pascolare, stancamente,
le cartacce trasparenti.
Mentre un grande San Giuseppe
adagiato su di
un fianco,
sembra dire imbronciato:
"Che viaggio nel container!
Forse peggio del cammello.
E la Cina dove sta?
Più lontano
dell'Egitto?"
Col bastone di metallo
spinge un fianco all'asinello,
mentre il bue, zampe all'aria,
mostra scritto sulla pancia:
made
in China trentamila.
La
Madonna sta supina
con lo sguardo verso il cielo.
Quel pezzetto, anche
poco,
tutt'intorno alla scatola,
è lo stesso in Italia,
come
in Cina, o a Taipei?
Mille strisce di giornale
mille lettere intrecciate.
Tanti piccoli fumetti
tante frasi pronunciate,
condensate per il
freddo.
Son parole di pastori
o di piccoli operai?
E le mani di
chi scarta?
Son le stesse anche quelle
come il cielo è sempre azzurro?
-Senta
scusi cosa costa
quel presepe là incartato?
E il bambino, non lo
vedo,
non sa mica dove sta?
-Cosa
costa non lo so
e neppure dove sta.
Il bambino
forse in Cina!
e Taiwan, le Filippine?
Non sarà poi per caso
fermo in India,
o in Bangladesh?
Qui non credo non l'ho visto.
Un momento, tocca a lei
?
Ecco. Prego. Arrivederci!
Le ripeto signorina,
quanto costa, quanto
viene,
francamente non lo so.
Forse altrove e per qualcuno
resta
ancora senza prezzo.
Orso
acrilico tre e due,
palla in vetro tre e otto,
cherubino di cristallo
sette e nove, un po' più caro
Natale
1997
Paolo Belardinelli
