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indietroavanti

 

Due parole con la renna

 

Un bambino tutto solo
la vigilia di Natale
passa lungo il marciapiede.
E' un po' triste, veramente.
Ha litigato col fratello
che non crede più alle storie:
quelle buone di una volta.
Quando vede lì vicino
al parchimetro, legata,
una renna con la slitta.

Sul palazzo lì di fronte
è appeso un gran cartello
che fa crescere i pensieri;
vi si legge: Carabinieri.

Il piccino molto incerto,
su di un piede dondolando,
alla renna gli domanda:
"Che ci fa Babbo Natale
solo, chiuso in una cella,
senza sedie né poltrone:
con le sbarre alle finestre?
E la slitta parcheggiata?
Piena zeppa di regali
tutti ancora da portare
ai bambini più lontani?"

"Semplice-dice
la renna ruminando-
l'hanno arrestato!"

"Babbo Natale arrestato?"
-dice lui- "E da chi?
Ma chi è così malvagio
che, la notte di Natale,
ferma il vecchio generoso
e lo tratta così male?"

"Facile! -fa la renna-
siete stati voi bambini!
Molti infatti si son chiesti
come mai, raramente,
il regalo agognato,
sia quello ricevuto.
C'è chi pensa che i più belli
lui li porta solamente ai
bambini degli sceicchi,
che son tutti quanti ricchi;
mentre ai bimbi poverelli
porta solo carboncelli.

Ci sono poi strane voci:
c'è chi dice che ha rubato
i soldini delle offerte,
nelle chiese ormai deserte.
Ho sentito una bambina,
molto sveglia e sbarazzina
già truccata da donnetta
che diceva ad un'amica:
"E sai poi quella storia,
quella là con la Befana:
non è mica una panzana,
una cosa d'un momento.
Già da anni non le dice
più: ti amo, lo facciamo?
Non la porta mai fuori,
mai una volta al ristorante.
Maschilista, patriarcale,
ignorante e violento!
Se non è una barzelletta
forza, dai, fai uno sforzo
pensa a quella poveretta."

Il capo d'imputazione
poi è chiaro:
associazione per delinquere
di stampo giocoso.
Ci son pure due pentiti:
li hanno visti, li han sentiti!
Lui e chi poi non si sa."

"Ma perché amica renna,
dai la colpa ai bambini?
Mio padre dice sempre
che soltanto i più grandi
fan succedere le cose"

"Ma no calmo, ora ti spiego:
è che voi piccini belli
tagliate tutto con l'accetta,
crescete sempre troppo in fretta...
Mi dirai serio serio:
-Sì, ma questo che ci azzecca?-
Eh ci azzecca invece caro...
Se tu guardi bene bene
puoi veder dalla finestra
l'appuntato Zappalà
che martella di domande
il mio buon Babbo Natale.
Non ti sembra poi lo stesso
di non molti anni fa?
Lui giocava a guardie e ladri
nel cortile qui didietro,
col fucile a raggi laser.

Quel fucile adesso è vero,
anche se non lo diverte.
Non so te che cosa vedi,
ma per me lui resta sempre
un bambino un po' cresciuto.

Quindi tu caro piccino
bada sempre con chi parli,
non dar retta alle bestie
se non vuoi passar da pazzo:
e ricorda che esser grande
non vuol dire rinnegare
i miraggi del passato,
dimenticare tutte insieme
tante ore gaie e serene.

Non c'è modo che io sappia
che non sia questo qui,
perché il vecchio che tu vedi
torni presto a viaggiare
coi bambini sulle spalle
ad inseguir la fantasia."

Natale 1995
Paolo Belardinelli

 

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